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Sabato 29 aprile Franco Marini e Fausto Bertinotti sono stati eletti rispettivamente Presidente del Senato e Presidente della Camera. -
Dopo le votazioni di venerdì (tre complessivamente di cui una ripetuta), Marini dunque ce l'ha fatta. A differenza delle prime due votazioni che richiedevano la conquista della maggioranza assoluta dei seggi per l'elezione, nella terza era sufficiente la maggioranza assoluta dei voti dei presenti, computando tra i voti anche le schede bianche. Di fatto però avendo votato tutti e 322 i senatori, la maggioranza necessaria era ancora di 162 voti.

Il senatore Franco Marini alla terza votazione ha ottenuto 165 voti, contro i 156 di Giulio Andreotti. Una sola scheda bianca.
Il neopresidente del Senato, una volta insediato, ha pronunciato il consueto discorso di inizio mandato: "Permettetemi un ricordo commosso per le vittime di Nassiriya" ha esordito Marini "voglio ringraziare tutti coloro che mi hanno dato il loro consenso, ma anche quanti hanno votato per il presidente Andreotti. Guardando ai fatti, sono stato eletto dalla maggioranza politica che ha vinto le elezioni, ma sarò il presidente di tutto il Senato, con grande attenzione e rispetto per le prerogative della maggioranza e dell'opposizione nel rispetto della democrazia popolare. Il 9 e 10 aprile oltre 38 milioni di italiani hanno votato con una partecipazione eccezionale. La nostra è una democrazia forte e salda come tali sono le nostre istituzioni".

Fausto Bertinotti invece è stato eletto alla presidenza della Camera alla quarta votazione. Bertinotti è diventato presidente con 337 voti. Ben 144 le schede bianche, mentre curiosamente 100 voti sono andati al presidente dei Ds Massimo D'Alema, che aveva raccolto voti anche nelle prime tre votazioni di venerdì. Dai banchi del centrosinistra il risultato della votazione è stato sottolineato da un lungo applauso. Dopo la proclamazione dell'elezione il presidente provvisorio Mussi ha sospeso brevemente la seduta per andare a riferire il risultato della votazione al neo-eletto presidente.
"Grazie. Dedico l'elezione alla presidenza della Camera alle operaie e agli operai" così Fausto Bertinotti poco prima di entrare in aula per il discorso d'investitura. Subito dopo Bertinotti ha pronunciato il suo discorso d'insediamento: "Ringrazio il presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi, il mio predecessore Pier Ferdinando Casini e le altre cariche istituzionali" ha affermato il neopresidente della Camera "credo che il prima compito che tocca a tutti noi sia di valorizzare il ruolo del Parlamento. Necessità storica in questi tempi difficili per la democrazia in Italia e in Europa. Bisogna lavorare con attenzione ai corpi e alle amministrazioni da cui dipende la vita dello Stato e cercare di valorizzare le loro autonomie che sono una ricchezza per il paese, dalla magistratura all'informazione per farci sentire cittadini di uno stato di diritto".
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