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Cinema: The Queen -
Presentato al recente Festival di Venezia, dove ha riscosso applausi e tanta approvazione, The Queen conferma tutto ciò che di buono si era detto sul regista britannico Stephen Frears, già autore dell'ottima commedia Alta Fedeltà e del recente Lady Henderson Presenta.

Il film si apre nel maggio 1997, con l'elezione a Primo Ministro del laburista Tony Blair (un buonissimo Michael Sheen); dalla sua vittoria schiacciante si passa subito alla fine di agosto, con l'incidente in cui rimane coinvolta Lady Diana. Frears non si sofferma sulle circostanze della morte della principessa del Galles, ma sposta il suo punto di vista all'interno della Famiglia Reale, descrivendo i giorni seguenti l'incidente, le reazioni della gente, di Blair e soprattutto dei Windsor. La Royal Family apprende la notizia dalla residenza estiva, mentre a Londra il popolo è in subbuglio: migliaia di persone giungono in pellegrinaggio a portare fiori davanti ai cancelli di Buckingham Palace, e chiedono a Elisabetta di tornare nella capitale per rendere il giusto omaggio a Diana. La regina invece non si espone, e subisce le critiche dei suoi sudditi; i tabloid cominciano a criticarla ferocemente e Tony Blair si ritrova spiazzato ("le hanno rovinato la vita, e ora le vogliono rovinare la morte", dice riferendosi ai Windsor). Il Primo Ministro decide di prendere in mano la situazione e di convincere la sovrana a tornare a Londra, ma ormai il rapporto tra la regina e la gente sembra essere scalfito.

Una storia molto delicata (è la prima volta che il cinema si cimenta con la morte della "principessa del popolo"), nella quale il regista riesce a muoversi bene grazie anche all'ironia che circonda tutti i personaggi: il volto di Tony Blair con il suo perenne sorriso (che il re definisce "da Stregatto"!), la profonda energia della regina Elisabetta (notevole l'interpretazione di Helen Mirren, Coppa Volpi a Venezia come migliore attrice), senza tralasciare le bizze del re e della regina madre. Funziona inoltra l'idea di spezzare il film con le immagini di archivio di Lady D., del popolo e del funerale. Una storia interessante, che offre al pubblico un punto di vista inedito su uno dei principali eventi mediatici della storia recente.


Alessio Trerotoli
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