menu
 
I nostri valori
 
Newsletter
 
archivio
 
Amministrazione
 
menu
Il Raggio
Valid HTML 4.01 Transitional
 
 
Cultura
Indietro
Cinema - The Producers: una gaia commedia neonazista

Il produttore teatrale Max Byalistock e il contabile Leo Bloom, l'uno produttore di Broadway sul viale del tramonto, l'altro aspirante produttore stufo della vita da impiegato, decidono di mettersi in società e di arricchirsi con una delle truffe maggiori della storia del teatro. Infatti, secondo calcoli contabili e statistiche di bilancio, un insuccesso teatrale può portare nelle tasche dei due tanti di quei soldi da andare a vivere a Rio. Produttrici del fiasco sono centinaia di vecchiette amanti di Byalistock e affamate di sesso. Una volta avuti i soldi, i due truffatori partono alla ricerca del peggior regista in circolazione, di attori di serie z e soprattutto della commedia peggiore che sia mai stata scritta. La scelta ricade su "Primavera per Hitler", un improbabile inno alla gaiezza del Fuhrer. Tutto sembra studiato alla perfezione, ma la commedia peggiore di sempre si trasformerà in un successo senza precedenti.

Oscar nel 1968 con il titolo "Per favore non toccate le vecchiette", riadattato per il palcoscenico e vincitore di dodici Tony Awards tra cui miglior musical, "The Producers" ritorna sul grande schermo con la regia di Susan Stroman. Scritto dal grande Mel Brooks, il musical schiera i brillanti Nathan Lane e Matthew Broderick (già presenti nella versione teatrale) nei panni dei due truffatori, Uma Thurman nella parte di una segretaria svedese, l'attore comico Will Ferrell in quella dello scrittore nazista, mentre Gary Beach interpreta un regista omosessuale.

"The Producers" è un film che non deve essere considerato per la sua intelligenza e la sua profondità, ma che va preso per quello che è, cioè una commedia semplice e a tratti grottesca. Forse è proprio questo il punto di forza del film e del cinema di Mel Brooks, dal momento che lo spettatore non è mai costretto a particolari sforzi di ricezione, ma si lascia trasportare dalle gag degli attori che si susseguono rapidamente e senza pause. Se a questo aggiungiamo la sfarzosità dei costumi, la sontuosità delle scenografie e la bellezza delle musiche (scritte da Brooks), ne risulta un film estremamente godibile e adatto a svariati target di pubblico. Cosa che non sempre accade con registi come Woody Allen che, data la peculiarità della sua comicità, è più adatto ad un pubblico di nicchia. Ma il grande pubblico, quello che preferisce trame con uno snodo semplice e che non richieda troppo sforzo mentale, quello che dopo una giornata di lavoro il vuole semplicemente rilassarsi di fronte ad una commedia spensierata, troverà in "The Producers" il film adatto.


Luigi M. Marani

 
menu
 
menu
» tutti gli articoli
 
link vari
 
Cerca con Google
Cerca con Google
Roma18.it