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Intervista al maestro Elio Polizzi

Dopo averlo visto al Festival di Sanremo, siamo andati a trovare il Maestro Elio Polizzi, Direttore della sede distaccata di Roma della Regia Accademia Filarmonica di Bologna, una tra le più prestigiose Accademie musicali al mondo.
Compositore, Orchestratore, Pianista, Discografico indipendente, Regista, Sceneggiatore e montatore digitale è stato uno dei primi musicisti italiani a specializzarsi in "Elaborazione Musicale Computerizzata". Nel campo didattico ha rivoluzionato ed ideato metodi di musica e cinema.


Maestro Polizzi, l'abbiamo vista recentemente dirigere l'orchestra al Festival di Sanremo, accompagnando la giovane cantante Monia Russo. Un'importante esperienza che si aggiunge alla sua formidabile carriera.
Ho diretto molte orchestre, da quelle sinfoniche a quelle più moderne e in diversi luoghi importanti come Villa Giulia, il Teatro Romano di Ostia Antica, la Sala Nervi al Vaticano,ma quella di Sanremo è stata un'esperienza totalmente diversa, soprattutto per il tipo di disposizione degli elementi. Infatti, come si è potuto notare, al Teatro Ariston il direttore non si trova al centro dell'orchestra, come accade invece nelle orchestre sinfoniche. Questo prevede un adeguarsi ad una disposizione diversa scelta soprattutto per ragioni logistiche.
Eccetto questa mia particolare osservazione, bisogna ricordare che il Festival è una manifestazione di elevato prestigio,l'orchestra era formata da ottimi elementi e i tecnici del suono altrettanto si sono comportati da perfetti professionisti. La cantante, nello specifico Monia Russo, è una ragazza di grandi qualità canore nonché dotata di una grande personalità.

Lei come compositore, ha abbinato la sua passione per la musica a quella per il cinema ed ha composto musiche per film americani, thriller e d'azione. Come nascono queste musiche da film?
Il compositore per musica da film è un mestiere a sé stante per il quale serve, da parte del Maestro, una particolare sensibilità verso i fotogrammi che scorrono davanti agli occhi e che provocano il lui le diverse melodie per realizzare i temi di ogni personaggio o accadimento. Per quanto mi riguarda sin da piccolo ho trascorso i miei momenti liberi vedendo film, come accade anche oggi...infatti riesco quasi ogni sera ad andare al cinema.Scelgo sempre film a me più consoni quali thriller e azione.

Ci sono delle tecniche o è tutto frutto di un'ispirazione artistica?
La musica per il film nasce dall'istinto del compositore ma comunque si determina anche con regole oramai prestabilite per raffigurare musicalmente i fotogrammi. Quindi è importante vivere di cinema oltre che di musica...

Quanto è importante e come può la musica condizionare,all'interno del film e nella vita reale, la psiche umana?
La musica in un film è determinante, fa parte di una delle tre voci alle quali spetta il diritto d'autore.
Tra il regista e il compositore si crea un grande feeling e di solito continuano a lavorare insieme.
Inoltre la musica influenza moltissimo lo spettatore, in quanto genera delle vibrazioni che vanno dai 16 ai 16 000 Hz. Di conseguenza i ritmi cerebrali vengono alterati o tranquillizzati dall'uso di queste frequenze. Ad esempio una nota tenuta ferma dagli archi si usa per sottolineare un momento di attesa nel concludersi di una scena e suscita lo stesso sentimento di attesa nello spettatore. Un altro esempio sono le note tenute a circa 40-50 Hz che creano un sentimento di angoscia.


Nella sua scuola decine di aspiranti attori e attrici seguono i suoi corsi innovativi di recitazione, dizione e doppiaggio. Ci può spiegare in cosa consiste questa innovazione?
I corsi riguardanti la dizione, il doppiaggio e la recitazione sono esclusivamente diretti al genere cinematografico thriller e azione, non , ad esempio, al teatro. Il mio metodo non è basato sulla memoria sensoriale o su altri tipi di tecnica, ma più semplicemente è basato sulla pratica del set cinematografico con molte ore di lavoro che viene ripreso con una o più telecamere e successivamente montato.
Scrivo per i ragazzi dei patterns brevi che vanno a toccare ogni tipo di situazione e sentimento sempre attinente al genere thriller, azione e horror. I risultati sono facilmente giudicabili perché le scene vengono montate, musicate e si avvalgono talvolta anche dell'utilizzo del green-screen, un telo sul set che permette di essere modificato digitalmente per produrre effetti speciali.
I partecipanti al corso sono contenti e soddisfatti e per me questo è quello che conta.

Lei è direttore dei corsi del Festival di Castrocaro e ogni anno centinaia di ragazzi assistono alle sue lezioni. Da Maestro, ma anche da discografico, cosa insegna loro?
Gli stage che tengo ogni anno a Castrocaro danno una preparazione molto amplia, partendo dalle nozioni sul diritto d'autore, sulla storia della musica dai primordi al jazz fino a prove più pratiche come tecniche di canto e composizione e improvvisazione sul palco.
La cosa buona che porta questo Festival è la possibilità per questi ragazzi, molti dei quali provenienti da piccoli paesi,dove il mestiere del cantante è spesso ritenuto un hobby, di condividere per quasi una settimana le stesse passioni con altri artisti, ed esprimere emozioni che altrimenti sarebbe stato più difficile comunicare.

Invece ai ragazzi che seguono i suoi corsi di Computer Music e Composizione per musica da film alla Regia Accademia Filarmonica di Bologna, cosa consiglia?
I corsi che tengo all'Accademia sono dei corsi di Diploma completi che vanno dalle materie complementari come solfeggio, pianoforte, storia della musica e tecniche di direzione d'orchestra, fino a passare al contrappunto e all'armonia.
Queste tecniche vengono rivolte all'applicazione professionale, per chi vuole scrivere per cinema o per chi vuole intraprendere la carriera di arrangiatore. In Accademia abbiamo una sala proiezione dove si discutono e si assimilano ogni settimana film diversi.
Mi fa comunque piacere che la mia vita dedicata all'innovazione di metodi ha creato tanti professionisti che ora lavorano nei vari settori dello spettacolo e dell'insegnamento.


Selene Di Domenicantonio

 
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