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Sipario a Roma sulla prima casa del Jazz

Si ispira al motto di Duke Ellington che, nel '32, amava ripetere ''Non significa nulla, se non ha swing'' la culla del Jazz capitolina. Questa infatti la scritta che campeggia nel logo della Casa del jazz di via di Porta Ardeatina, inaugurata stamattina da Walter Veltroni alla presenza, tra gli altri, della coppia romana del jazz, Nichi Nicolai e Stefano Di Battista. Il sindaco ha sottolineato come la neonata struttura arricchisca il ''sistema delle case'' gia' esistenti nella citta' e si profili in particolare un rapporto privilegiato con i musicisti jazz che saranno coinvolti nel festival delle letterature, che potranno qui essere ospitati. Il primo cittadino ha espresso inoltre contentezza per una casa ''strappata alla mafia e messa a disposizione dei giovani della citta''' e, durante la visita si e' soffermato in particolare su un affresco del 1936, con una bella veduta di piazza Navona, che e' stato ripristinato nei colori originali, dopo che era stato alterato durante la gestione di Nicoletti. Anche l'assessore alla cultura Gianni Borgna ha sottolineato lo sforzo ''per tagliare il traguardo e rispettare gli impegni veltronianamente presi''. Ed ha ricordato che, in un passato non poi cosi' lontano, le istituzioni erano sorde al jazz ed oggi, invece, con questa casa si aggiunge ''un tassello importante alla vita culturale della citta'''.

Presente anche il presidente dell'azienda Palaexpo Raffaele Ranucci, da cui la casa dipende, che ha evidenziato la cifra investita - sei milioni di euro - costo coperto per il 70% dai privati. Anche il neopresidente di Zetema, Adriano La Regina, ha espresso apprezzamento ''per il lavoro encomiabile, condotto in modo esemplare per la tutela dei caratteri storici della villa''. Sorriso a 32 denti per il direttore artistico, Luciano Linzi, il quale ha parlato di ''una realta' senza uguali in Europa, con tre edifici e uno splendido parco destinati al jazz. Nello spazio esterno sono disponibili 500 posti che in futuro con un opportuno spostamento del palco potranno diventare fino a un migliaio''.

''Il jazz italiano e' cresciuto moltissimo nel mondo: Enrico Rava, Stefano Bollani, Danilo Rea, sono ormai protagonisti dei migliori festival del mondo e la Casa vuole esportare questo aspetto della cultura italiana - ha aggiunto Lenzi - Sara' una casa per tutti gli stili dal dixieland alle avanguardie, fornira' spazi per concerti e spettacoli ma anche strumenti per l'approfondimento e promuovera' attivita' per far conoscere i musicisti e gli operatori del settore''.

Il sipario si aprirà il 5 maggio quando verra' presentato in anteprima alla stampa il nuovo disco di Kate Jarret con il Dvd del filmato. Poi dal 7 maggio, con un omaggio ad uno dei compositori piu' creativi del XX secolo, Kurt Weill, da parte del clarinettista Gianluigi Trovesi e del fisarmonicista Gianni Coscia, partira' la settimana del jazz italiano. In cartellone si spazia da decani come Franco Cerri ed Enrico Intra, al quartetto di Pietro Tonolo, che affrontera' il repertorio del grande Lennie Tristano, considerato punto di riferimento fondamentale per molti grandi jazzisti. Si esibiranno inoltre il pianista-compositore Enrico Pieranunzi, la rivelazione del sassofono Rosario Giuliani, il Franco D'Andrea new quartet, che propone un lavoro di sintesi che abbraccia tutta la storia del jazz e il sassofonista Gianni Basso, considerato uno degli esponenti storici del jazz italiano. La chiusura della settimana e' affidata alla pianista Rita Marcotulli che si esibira' con la voce di Maria Pia Devito e al Maurizio Giammarco trio con il suo vasto repertorio di composizioni originali e classici del jazz. Dal 16 maggio la casa del jazz dedichera' due giornate a Charlie Parker, di cui ricorrono i 50 anni della morte con il sassofonista Charles McPherson. Ma la casa del jazz e' naturalmente aperta anche ai musicisti stranieri e sta progettando per l'estate importanti concerti di star americane che dovrebbero esibirsi nel mese di luglio, ma la cui partecipazione e' ancora da confermare.

www.romaone.it

 
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