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Cinema: La febbre

Se non avete ancora visto il film non leggete questo articolo perché vi dirò come va a finire.
Allora c'è questo Mario, un ragazzo che ha strane idee...vorrebbe aprire un locale con degli amici, ma finalmente arriva un bel posto fisso al Comune a salvarlo.
Mario però non ci sta. Il rumore del cucchiaino che ogni mattina gli gira il caffè nella stessa tazzina arancione gli da' claustrofobia. Vuole a tutti i costi il suo locale e per averlo fa di tutto, litiga, si ubriaca, urla, strepita e alla fine, quando sembra avere avuto l'idea geniale, quando gli vedi negli occhi quel luccichio di chi ha trovato il modo per realizzarsi senza cedere ai ricatti del potere e tu sei lì che fai il tifo per lui ( e per te ) e pensi che se davvero vuoi qualche cosa nessuno te lo potrà impedire...Mario che fa? Ti gira le spalle e se ne va a vivere in campagna con Toto Cutugno.
Peccato Mario, mi avevi quasi convinto che tra il lavoro al ministero e ‘prendo tutto e mi apro un bar a Copacabana' ci fosse davvero una via di salvezza.

Eleonora Febbo

 
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