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Legge Finanziaria: tutte le misure

Giovedì 29 settembre il Governo ha presentato la nuova manovra finanziaria. E' stato lo stesso Presidente del Consiglio, insieme al Ministro dell'Economia Giulio Tremonti, a descriverne il contenuto.
La manovra per il 2006 ammonterà a 20 miliardi di euro: 11,5 miliardi saranno destinati alla correzione del deficit, 4,5 al mantenimento della struttura del bilancio e 4 saranno stanziati per lo sviluppo.
Al disegno di legge di bilancio si affianca un decreto legge approvato dal consiglio dei ministri che contiene tutte le misure urgenti e di natura fiscale. Il taglio dell'Irap sarà invece contenuto in un futuro provvedimento ad hoc.

Vi proponiamo un quadro riassuntivo delle principali misure previste.
Per gli enti locali è previsto un taglio alle spese correnti del 3,8% per le Regioni e del 6,7% per i Comuni nel 2006, con ulteriore riduzione nel 2007 (pari allo 0,3%) per le amministrazioni municipali.
Arriva un taglio del 10% nel 2006 anche per le previsioni di spesa dei ministeri. Nel complesso lo Stato contribuisce con 6 miliardi alla manovra.
Lo stipendio dei politici, dai parlamentari ai governatori delle regioni, sarà diminuito del 10%.
Diminuiranno del 50% rispetto al 2004 i fondi per le spese di consulenza, di rappresentanza (convegni, mostre pubblicità) e per le auto blu per le amministrazioni centrali dello Stato.
Riguardo al cuneo fiscale la norma è già stata concordata ma sarà inserità nella finanziaria solo durante il dibattito in Parlamento attraverso un maxiemendamento su cui secondo il ministro dell'Agricoltura Gianni Alemanno, il governo porrà la fiducia. Di fatto in base a quanto riportato dall'ultima bozza della manovra, si punta a far scattare lo sconto solo dal 2006. Si prevede un taglio «fino all' 1%» dei versamenti per i contributi sociali da parte dei datori di lavoro.
Rimane incerto il bonus per i figli e per i pensionati. Le risorse ci sono ma le misure, già scritte nero su bianco sull' ultima bozza portata da Tremonti in Consiglio dei ministri, dovranno essere valutate dal Parlamento. Si profilava, e forse saranno confermati, la proroga del bonus figli (dai secondi nati in poi) e l'arrivo di un assegno una-tantum da 535 euro per i pensionati over-70 con redditi bassissimi.
Lo Stato chiama a raccolta i comuni per la lotta all' evasione e promette loro il 30% di quanto «effettivamente incassato».
L'Esecutivo stanzia inoltre 170 milioni di euro in quattro anni per incrementare l'organico della Guardia di Finanza e per maggiori assunzioni da parte del ministero dell'Economia e delle Finanze.
Per il fondo sanitario nazionale arrivano 93 miliardi: 91 per il fondo (che di fatto aumenta di solo un miliardo rispetto all' anno precedente con una stretta rispetto al tendenziale) e 2 per tagliare le liste di attesa.Saranno inoltre stanziati 300 milioni per gli specializzandi e 85 milioni per la ricerca.
Sono previsti 13,5 miliardi per il rinnovo del contratto dei medici, 6 miliardi per il primo biennio e 7,5 per il secondo.
Verrà istituito un fondo per i risparmiatori vittime di crac finanziari (come quello Parmalat) dai cosiddetti depositi dormienti presso le banche.
Arriva, sempre per decreto, la stretta sulle speculazioni di borsa con nuove norme che modificano il regime di esenzione previsto dalla "participation exemption" (Pex). Viene, tra l'altro, aumentato da 12 a 18 mesi il periodo di possesso necessario per usufruire dell'esenzione che potrà essere applicata solo sul 95% dell'ammontare della plusvalenza.
Vengono inoltre introdotte norme per evitare che chi ha usufruito di meccanismi di non tassazione sui dividendi possa poi beneficiare dello sconto fiscale (una deduzione) sulle perdite dovute alle vendite di titoli in borsa.
Il decreto introduce anche la riforma del sistema di riscossione, che si occupa del recupero di somme evase che sono state scoperte e che quindi devono essere versate. Si prevede la costituzione di una Spa chiamata "Riscossione" alla quale partecipano l'Agenzia delle Entrate e l' Inps. La nuova società dovrebbe essere attiva dal primo ottobre prossimo.
A partire dal 2007 saranno soppressi gli stanziamenti per le autorità di controllo e per le agenzie fiscali. Le risorse per le agenzie fiscali saranno determinate «dall'incremento dei livelli di adempimento fiscale e del recupero del gettito per la lotta all'evasione».
Ammontano complessivamente a 835 milioni di euro le risorse destinate al rinnovo dei contratti del pubblico impiego per il 2006-2007.
Sfumato con la finanziaria dello scorso anno, rispunta un progetto caro al ministro Tremonti. Si tratta della Banca del Mezzogiorno finalizzata all'obiettivo di "sostenere lo sviluppo economico del Sud".
Addio ai notai per le operazioni di compravendita di autoveicoli. Si prevede che per l'autenticazione degli atti relativi alla cessione di un veicolo non sia più necessario un atto notarile.
Arriva la tassa sulle grandi reti infrastrutturali, ma solo a carico delle aziende di energia.
Confermata la destinazione del 5 per mille dell'Irpef al sostegno al volontariato e alla ricerca.
Sono state abolite le tasse sui brevetti.
Le aziende potranno riedificare su aree dove ora vi sono immobili da demolire, pagando, per la rivalutazione del bene, una tassa forfait del 12%. Per le aziende è infatti prevista la possibilità di rivalutazione dei beni d' impresa ai fini dei nuovi principi contabili europei (Ias). La tassa è del 19% e scende al 12% per gli immobili.
Per Tremonti i distretti sono "le imprese che non si vedono". Avranno speciali disposizioni fiscali (fra l'altro sarà loro consentito di optare per la tassazione di distretto) e potranno emettere bond.


La Redazione

 
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